La fallibilità del VAR

Chissà cos’avrebbe detto Biscardi vedendo come la “moviola in campo” non sia riuscita a dirimere ogni dubbio riguardo le decisioni arbitrali. Di certo gli errori di interpretazione, nonostante l’utilizzo del mezzo elettronico, sono ancora troppi. Una delle squadre maggiormente penalizzate nelle ultime giornate è stata l’Atalanta che è stata eliminata dalla Coppa Italia con un gol irregolare al ’94 di Milenkovic (assistito da Bonaventura in fuorigioco attivo) e si è vista annullare un gol di Malinovskyi contro la Fiorentina, in campionato, per un fuorigioco ininfluente di Hateboer. In aggiunta, troviamo anche un gol convalidato al Cagliari nonostante un tocco di mano di Gaston Pereiro. Tutte e tre le decisioni errate sono state partorite dopo accurata revisione VAR. Sempre di fuorigioco si parla in Torino-Venezia, dove viene annullato un gol a Belotti per fuorigioco di Pobega, nonostante il centrocampista granata non interferisca minimamente nell’azione. Errore anche ai danni della Juve nel big match contro il Napoli, dove il VAR non rileva il tocco di mani in area di Mertens sulla punizione di Cuadrado. Juventus che, però, non si vede sanzionare un fallo di mano per braccio largo di De Ligt contro la Roma. Tutti gli episodi incriminati, seguendo il regolamento, sono chiari errori e non si riesce a capire come nonostante la presenza del VAR e di un regolamento che li disciplina chiaramente, esista ancora un margine di interpretazione su delle situazioni che di soggettivo hanno ben poco.